Un Successo il Quarto LETtheRARIO 2021 con la Coppia
Vincente: De Vecchi e Araya Toro
Giovedì 24 giugno alle ore 21 si è svolto, presso il cortile del
Castello Visconteo di Abbiategrasso, il quarto incontro della
rassegna LETthéRARIO 2021, organizzato dall’Assessorato alla Cultura attraverso
la Biblioteca di Abbiategrasso e il circolo letterario Galà 108 (Gruppo
Abbiatense Lettori e Autori), evento seguito da un pubblico di appassionati di
scrittura. Gli autori in programma erano Alessandro De Vecchi (Abbiategrasso,
1977) poeta, scrittore e romanziere, che ha presentato “Nulla da
insegnare molto da condividere” e Julio
Araya Toro (Cile, 1967) poeta, scrittore, storico, editore,
giornalista (autodidatta), critico d'arte e letteratura, che ha illustrato
“El Murmullo de la Resaca/Il Mormorio della Risacca”. Ha introdotto la
serata dando il benvenuto e presentando gli autori lo scenografo, fumettista e scrittore William Isaac Zoe. De Vecchi è stato
introdotto da Nunzia Fontana (Presidentessa della Associazione Iniziativa Donna), la
quale ha rivolto delle domande a De Vecchi che ha spiegato la trama del
suo libro, a partire dal prologo scritto dal Lama Tsering Uangciuk.
Alessandro ha certamente “molto da condividere” e, in questo libro, ha voluto
introdurci ad uno degli aspetti più importanti e sentiti della sua filosofia di
vita e di ricerca, condividendo con noi la sua esperienza e comprensione degli
insegnamenti che ne stanno alla base. "Una volta, uno dei lama tibetani
citati in questo testo, mi disse: “È molto bene parlare degli Insegnamenti del
Buddha. Anche se questo dovesse aiutare una sola persona, ne varrebbe la pena.”
Per cui non posso che rallegrarmi della decisione di Alessandro di comporre
questo libro. Se esso ispirasse qualcuno a ricercare un modo di vivere più
pieno, più armonico e più soddisfacente, sia per sé che per gli altri, magari
entrando in contatto con degli autentici maestri “spirituali”, laici o
religiosi, buddhisti o non buddhisti che siano (purché amichevoli e tolleranti
dei punti di vista e della libertà degli altri), penso che il suo scopo sarà
stato pienamente realizzato". Araya Toro è stato introdotto da
Enrico De Paoli (“Il Sindaco” o il “Blasco Abbiatense”, noto cantautore
nostrano), il quale ha
rivolto delle domande ad Araya che ha spiegato la trama del suo
libro: “Questa opera di 104 pagine contiene 90 poesie e 2 racconti,
scritti dal 1983 al 2021. Queste poesie sono un arcobaleno di emozioni, colori,
sogni, speranze, amore, lotta, sconfitte e solitudine, che intendono
condividere tutti i sapori di questa vita agrodolce". Il prologo di questo
libro è stato realizzato dallo scrittore abbiatense Alessandro De Vecchi. La
copertina e retrocopertina sono del pittore abbiatense Danilo Radice e la
selezione delle poesie è responsabilità della scrittrice cilena Marcela
Rodríguez Valdivieso. De Vecchi nel suo prologo ha descritto così la poesia di
Araya: “Julio ci presenta liriche dirette, pragmatiche e caratterizzate da
alcuni elementi caratteristici, quali l'utilizzo di anafore e l’altalenante
idea di spaziare da temi sociali e tematiche più prettamente sentimentali ed
emotive”. Poi ha aggiunto: “Un autore che riesce a proporci un eccezionale
cocktail di sensazioni e rimembranze sociali e storiche, il linea con la sua
attitudine di uomo di storia”. Durante la serata, due momenti molto
emozionanti: il primo quando l'autore De Vecchi ha guidato una meditazione
coinvolgendo il pubblico presente ed è stato un momento spiritualmente
molto commovente; il secondo quando il cantante De Paoli ha
interpretato tre canzoni: “Oggi mi Guardo Indietro”, parole di Marcela
Rodríguez Valdivieso e Julio Araya Toro, poi “Per un Attimo”, parole di
Alessandro de Vecchi e infine il più grande successo di De Paoli “La Signorina
Bla Bla”. E' stato un grande successo di pubblico la serata con due bravi autori
che come sempre sono “Una Coppia Vincente”.
Nessun commento:
Posta un commento