mercoledì 29 settembre 2021

Sette Autori a Robecco Sul Naviglio

 Locandina

Sette Autori a Robecco Sul Naviglio

Le associazioni culturali “Ducato di Abbiate-Grasso” di Bìa e “Kaleidos” di Robecco Sul Naviglio, presentano, sabato 9 Ottobre 2021 alle ore 21 nella Sala Consiliare del Comune di Robecco Sul Naviglio in Via Dante, 21, l'evento “Sette Linguaggi d’Autore” che viene a sostituire la rassegna “Profili d’Autori”. Saranno presentati gli autori: Emanuela Gioletta (Magenta, 1977), scrittrice; Anna Pellegatta (Magenta, 1968), scrittrice, pittrice e ceramista; Anna Ticozzi (Abbiategrasso, 1984), scrittrice; Andrea Cassetta (Magenta, 1971), scrittore; Luigia Bevilacqua (Somma Lombardo, 1944), scrittrice e pittrice; Alessandro De Vecchi (Abbiategrasso, 1977), scrittore, poeta e romanziere e Julio Araya Toro (Cile, 1967), scrittore, editore, poeta e storico. Gli autori presenteranno le loro opere, dialogheranno con il pubblico e avranno modo di scherzare e di raccontarsi in un dialogo ameno, simpatico, divertente, serio e anche di parlare dei progetti futuri che vedranno la luce fra il termine di quest'anno e l'inizio del nuovo. Questa iniziativa conta con il patrocinio del Comune di Robecco Sul Naviglio.

 

 

domenica 12 settembre 2021

De Vecchi e Araya Toro Conquiatano Vigevano

 

 
Araya, Da Col, Tenzin Khentse e De Vecchi

De Vecchi e Araya Toro Conquiatano Vigevano

Venerdì 10 settembre, alle ore 18.30, nel giardino della Biblioteca Civica Mastronardi di Vigevano in Corso Cavour 82, si è svolto l'evento intitolato “All'imbrunire delle parole d'inchiostro” con la presenza degli autori abbiatensi Alessandro De Vecchi, che ha presentato il suo ultimo libro “Nulla da insegnare, molto da condividere - contemplazioni di un allievo della vita” e Julio Araya Toro, che ha spiegato la sua ultima opera “Il mormorio della risacca”. La serata è iniziata con l'introduzione dello scrittore cileno residente in Abbiategrasso Araya Toro in veste di Presidente dell’associazione storico-culturale “Ducato di Abbiate-Grasso”, organizzatrice dell'evento insieme alla Biblioteca Civica Mastronardi di Vigevano e il Comune di Vigevano. Dopo il saluto iniziale, Julio Araya ha ringraziato il pubblico presente, i moderatori e Andrea Feoli, assistente bibliotecario. Poi Araya ha dato la parola al suo collega e amico Alessandro De Vecchi, che ha presentato il suo moderatore, il “veneradissimo” lama Tenzin Khentse (Cesare Milani) discepolo del Dalai Lama, che ha parlato del “manuale” di De Vecchi, di come generosamente ha donato a tutte le persone al di là del credo religioso che ha imparando attraverso la meditazione, e di come trasmettere principi, valori e condividerli con tutti attraverso questo libro. De Vecchi ha letto un brano della sua opera. E' stata poi la volta di Julio Araya, il quale ha presentato al suo moderatore: il poeta dialettale e cantautore abbiatense Lucio Da Col, che ha parlato del curriculum di Araya e ha letto delle poesie e un racconto dell'autore cileno. Julio Araya ha fatto una breve presentazione del curriculum di Da Col, spiegando suo contributo alla poesia del Dialetto Abbiatense. Infine le domande del pubblico presente molto interessato, coinvolto e motivato. Il momento più commovente della serata è stato quando il lama Tenzin Khentse ha consegnato a Da Col, De Vecchi e Araya Toro la “Sciarpa della Fortuna” (Khatà), poi De Vecchi ha consegnato a nome di tutti (Da Col e Araya Toro) la Khatà al lama Tenzin Khentse. Una serata bellissima piena di emozione, letteratura, mistica e tanta condivisione di sentimenti talvolta dimenticati.

 

“Khatà” è una sciarpa bianca, del cerimoniale civile e religioso, pubblico o privato del buddismo tibetano. Simboleggia la purezza, la benevolenza, il buon auspicio e la compassione. Di solito è fatta di seta bianca, colore che contiene tutti gli altri e simboleggia la perfezione spirituale di Buddha – ma può anche esser arancione o gialla o blu o verde o rossa. Può essere lunga fino a quattro metri per un metro di larghezza con intessuta la formula sacra dei mani e gli otto simboli di buon augurio. E’ un oggetto versatile. Viene offerta in dono alle divinità, ai Lama, alle coppie di sposi, agli ospiti importanti, per la nascita dei bambini, nelle diverse cerimonie, come arrivo e partenza di ospiti. E in molte altre occasioni in cui si vuole offrire un augurio di prosperità e fortuna. Viene anche usata per accompagnare un regalo.