mercoledì 19 febbraio 2020

Nobiltà, Letteratura, Pittura e Musica Lirica al Ristorante il Orto di San Antonio di Abbiategrasso

Ristorante "Orto di San Antonio"
Tommaso Benincasa, Fausto Colombo e Luca Grassi 


Nobiltà, Letteratura, Pittura e Musica Lirica al Ristorante il Orto di San Antonio di Abbiategrasso

Nella sera di Venerdì 14 febbraio, alle ore 21, nel Ristorante Orto di San Antonio di Abbiategrasso (Via Alzaia Naviglio Grande, 20 Abbiategrasso) si sono incontrati i proprietari del locale Tommaso Benincasa, Fausto Colombo e Luca Grassi e gli scrittori, poeti e storici cileni Marcela Rodríguez Valdivieso e Julio Araya Toro per un importante progetto che fu sottoscritto tra il ristorante Orto di San Antonio di Abbiategrasso e l'Associazione Ducato di Abbiate-Grasso. Il progetto propone di incorniciare in un angolo nella parete del ristorante fotografie autografate di noti e importanti personaggi di diverse discipline (cultura, arte, sport ecc.)  di Abbiategrasso, del territorio e altrove. La prima consegna ufficiale di fotografie autografate di parte di Rodríguez e Araya è avvenuta: Benincasa, Colombo e Grassi, con grande soddisfazione ed emozione hanno ricevuto le foto di: Nora López Von Vriessen, la “Callas Cilena” (soprano lirica), Alessandro De Vecchi (poeta e romanziere), Danilo Radice (pittore), Ernesto Achilli (pittore e incisore), Marcela Rodríguez Valdivieso (scrittrice, poetessa e storica) e Julio Araya Toro (scrittore, poeta e storico) e anche Duca di Abbiate-Grasso e Marchese di Arluno. In futuro i coniugi Araya-Rodríguez consegneranno altre fotografie autografate. Dal 2016 i tre amici Tommaso Benincasa, Fausto Colombo e Luca Grassi, hanno deciso di creare un progetto culinario che consiste nel preparare, servire, assaggiare la fragranza ed il sapore di prodotti della terra e del mare e di offrire la tradizione della cucina italiana. 

UN PO' DI STORIA

La ex antica Osteria di Sant'Antonio si trova lungo la sponda ciclabile del Naviglio Grande ad Abbiategrasso, proprio nel punto in cui il Naviglio Grande si dirama creando il Naviglietto facendo una curva ad angolo retto che si dirige verso Milano. La frazione prende il nome di “Castelletto”, infatti in questo luogo si trovava una piccola fortificazione sorta nella seconda metà del Trecento. La antica osteria (l'attuale ristorante Orto di Sant’Antonio dal 2016) apparteneva alla nobile famiglia degli Olgiate che la costruirono dopo che Galeazzo Maria Sforza concesse loro la vendita di pane, vino e carne al minuto senza l’obbligo di far pagare il dazio. Gli Olgiate furono esiliati per aver partecipato all’uccisione del Duca nel 1476 e nel 1530 la struttura fu venduta ai Belandis per divenire proprietà degli Cittadini-Stampa. All’interno del ristorante si trova un’antica ghiacciaia, una suggestiva sala rotonda in mattoni che risale al 1411 circa e mantiene tutt'ora lo stile di una locanda d’altri tempi; questa sala è adatta a pranzi e cene di lavoro, o eventi speciali in un ambiente unico e riservato.

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